Gestione di un caso clinico in area ad alta valenza estetica

Una paziente di 54 anni, in buono stato di salute generale, si presenta alla nostra osservazione lamentando una forte mobilità a carico dell’incisivo superiore di sinistra oltreché un evidente inestetismo. All’esame clinico intraoale il dente in esame mostra mobilità di tipo tre, fistola vestibolare e sondaggio superiore ai 10mm. Conscia dell’impossibilità di poter salvare l’elemento, la paziente chiede comunque un miglioramento dell’estetica del sorriso.
La lastra endorale di controllo rivela l’esito di un trattamento endodontico chirurgico, una compromissione endo-parodontale ed un difetto osseo evidente. Si decide pertanto di rimuovere la protesi fissa incongrua e di eseguire un provvisorio per gestire le prime sedute di preparazione iniziale e ripristinare un immediato miglioramento estetico e funzionale della paziente.
Si procede quindi all’estrazione di 21 con contestuale socket preservation utilizzando come materiale di riempimento Geistlich Bio-Oss® ed un innesto epitelio-connettivale prelevato dal palato per cercare di preservare i tessuti residui e semplificare, per quanto possibile, le future procedure rigenerative. Dopo 12 settimane si esegue una ceratura diagnostica e una CBCT di controllo per verificare i volumi ossei e pianificare un accurato posizionamento implantare protesicamente guidato.
Si decide di procedere all’inserimento di un impianto Straumann bone level® SLActive 3,3 x 12 mm nell’alveolo guarito che, sebbene garantisca una completa copertura dell’impianto, mostra un deficit osseo orizzontale.
Si esegue una tecnica di GBR con l’utilizzo di Geistlich Bio-Oss® Collagen 250 mg e membrana in collagene riassorbibile Geistlich Bio-Gide® in doppio strato per ricostituire la corretta forma anatomica convessa del processo alveolare.
Alla paziente è stata prescritta la seguente terapia post-operatoria: Amoxicillina 1 gr. ogni 12 h per 6 giorni, Brufen 600 mg ogni 12 h per 3 giorni, sciacqui con clorexidina 0,20% tre volte al giorno per 2 settimane evitando di spazzolare il sito. La rimozione della sutura avviene 14 giorni dopo l’intervento. La paziente è stata seguita ogni 3 giorni per una pulizia della ferita nelle prime 2 settimane, poi ogni 15 giorni nei primi due mesi ed infine mensilmente per controlli successivi.
Dopo 6 mesi di guarigione si esegue la riapertura della fixture passando ad una guarigione trans-mucosa.
Nella stessa seduta si esegue un innesto connettivale prelevato dal palato per avere tessuto molle adeguato da poter condizionare nelle fasi di protesizzazione e controbilanciare la futura retrazione cicatriziale.
Al termine della maturazione dei tessuti si procede al rilevamento di un’impronta grazie alla quale si realizza un primo provvisorio implantare avvitato.
In seguito, andando a modificare progressivamente l’emergenza del provvisorio, si è ottenuto un condizionamento dei tessuti molli periimplantari recuperando le papille interprossimali.
A distanza di 3 mesi si rileva l’impronta definitiva mediante l’utilizzo di un transfer personalizzato sulla base della forma del profilo di emergenza del provvisorio.
Si consegna dopo circa 18 mesi dall’inizio del trattamento la corona definitiva avvitata sull’impianto.
A Distanza di 2 anni la CBCT di controllo mostra un buon mantenimento della cresta ossea rigenerata. I tessuti molli sono stabili ed in perfetta salute.