Lo scopo del Gruppo di lavoro 1, coordinato da Giannobile e colleghi (2018), del secondo Consensus Meeting della Osteology Foundation era di valutare l’effetto delle procedure di aumento dei tessuti molli sulla salute o malattia della zona peri-implantare.
Materiali e metodi:
Una review sistematica e una meta-analisi sugli effetti delle procedure di aumento dei tessuti molli includeva un totale di 10 studi (spessore della mucosa: n = 6; tessuto cheratinizzato: n = 4). Le dichiarazioni del consensus, raccomandazioni cliniche e implicazioni per ricerche future erano basate su gruppi di discussione e una sessione plenaria di approvazione.
Risultati:
L’innesto di tessuto molle per aumentare l’ampiezza di tessuto cheratinizzato attorno agli impianti era associato ad una maggior riduzione nell’indice di placca e gengivale quando confrontato con le zone non aumentate. Differenze statisticamente significative si sono notate per i livelli ossei marginali finali a favore del lembo posizionato apicalmente con innesto autogeno vs tutti i trattamenti controllo con standard di cura analizzati. L’innesto di tessuto molle (tessuto connettivo autologo) per aumentare lo spessore della mucosa attorno agli impianti nelle zone estetiche è associato con una perdita significativamente minore di osso marginale nel tempo, ma non a significativi cambiamenti nel sanguinamento al sondaggio, profondità di sondaggio, o al livello di placca quando confrontati ai siti senza l’innesto.
Conclusioni:
La limitata evidenza disponibile sostiene l’uso delle procedure di aumento di tessuto molle per promuovere la salute peri-implantare.
