Lo studio di Thoma e colleghi (2017) ha lo scopo di investigare l’efficacia e la predicibilità dei diversi metodi di trattamento per il guadagno di tessuto cheratinizzato (KT), in mandibole totalmente edentule, prima dell’inserimento implantare: lembo posizionato apicalmente (APF), APF con matrice di collagene eterologa (XCM) e APF con innesto di gengiva libera (FGG).
Materiali e metodi:
Pazienti totalmente edentuli con insufficiente KT in zone potenziali per l’inserimento implantare nella mandibola, sono stati trattati con quattro diversi metodiche: APF, XCM, FGG, e un gruppo senza trattamento (controllo). I primi molari sono stati trattati con APF e XCM, i canini con FGG e controllo. I risultati valutati 3 mesi dopo la chirurgia comprendevano i cambiamenti di ampiezza di KT (nel periodo di 3 mesi), l’analisi istomorfometrica delle biopsie di tessuto molle (a 3 mesi dalla chirurgia) e i risultati percepiti riportati dai pazienti (PROMs).
Risultati:
Per quanto riguarda il risultato primario, i cambiamenti nell’ampiezza di KT hanno dimostrato un aumento di 1.93 ± 1.6 mm per il trattamento APF, mentre con XCM e FGG un aumento di 4.63 ± 1.25 mm e 3.64 ± 2.01, rispettivamente. L’analisi istomorfometrica ha rivelato uno spessore dell’epitelio che variava tra 375 ± 122 μm (APF), 410 ± 116 μm (XCM), 336 ± 122 μm (FGG) e 413 ± 109 μm (controllo). Tutte le biopsie mostravano una struttura muco-periostale regolare con un epitelio cheratinizzato di spessore simile in tutti i gruppi.
Conclusioni:
I tre metodi hanno portato ad un aumento di ampiezza del KT, anche se APF da solo ha guadagnato un 50% in meno rispetto al trattamento con XCM e FGG.
Rilevanza clinica:
L’uso della XCM insieme a APF rappresenta una opzione di trattamento valida per il guadagno di tessuto cheratinizzato nei siti edentuli.
