Una finestra d’accesso più piccola per un migliore comfort del paziente

L’obiettivo dello studio clinico randomizzato split-mouth di Baldini e colleghi (2016) era quello di verificare se la creazione di una finestra ossea più piccola durante il rialzo del seno per via laterale permettesse di ottenere migliori risultati in termini di aumento dell’altezza ossea e riduzione del discomfort del paziente e delle complicanze chirurgiche.

Materiali e metodi:
In questo studio sono stati inclusi 16 pazienti, ognuno dei quali è stato sottoposto a rialzo del seno bilaterale con 2 diverse tecniche di accesso al seno mascellare. Il trattamento del lato test ha previsto la creazione di una finestra di accesso ridotta (6x6mm) e l’applicazione del sostituto osseo con un dispositivo particolare. Nel lato di controllo la finestra di accesso era più estesa (10x8mm) ed il sostituto osseo è stato applicato manualmente.

L’altezza e lo spessore dell’osso alveolare sono stati misurati prima dell’intervento e dopo 6 mesi utilizzando delle scansioni CT, assicurando la ripetitività delle misurazioni attraverso l’uso di stent radiografici. Inoltre, è stata misurata anche la durata dell’intervento. Il discomfort chirurgico da parte del paziente è stato misurato con il diagramma VAS a 7, 14 e 30 giorni di follow-up.

Risultati:
In entrambi i gruppi di trattamento è stato ottenuto un significativo aumento dell’altezza e dello spessore della cresta alveolare:
– test: 8.71 ± 1.11 mm, 4.70 ± 0.58 mm
– controllo: 8.5 ± 2.02 mm, 4.68 ± 0.70 mm
(nessuna differenza significativa tra i due gruppi).

Anche la durata dell’intervento non è risultata significativamente diversa (test 42.62 ± 6.67 min, controllo 41.68 ± 8.34 min), mentre la preferenza dei pazienti, in base al discomfort chirurgico, è stata verso la procedura test con la finestra laterale di minori dimensioni in qualsiasi momento di controllo post-chirurgico.

Conclusioni:
Una riduzione nelle dimensioni della finestra di accesso non influisce sulla sicurezza della procedura chirurgica di rialzo del seno. Le due tecniche analizzate non hanno evidenziato differenze significative nella durata operatoria. L’opinione dei pazienti è stata più favorevole nel gruppo test, specialmente nel primo periodo a 7 e 14 giorni dopo l’intervento.

 

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