Perché si può evitare il prelievo di osso autologo nel rialzo del seno?

L’obiettivo dello studio clinico istomorfometrico di Schmitt e colleghi (2015) era quello di analizzare le caratteristiche istologiche e la sopravvivenza a 5 anni degli impianti posizionati dopo rialzo del seno con osso bovino inorganico (ABB, anorganic bovine bone) e ABB e osso autologo (AB) in rapporto 1:1.

Materiali e metodi:
99 pazienti consecutivi con atrofia ossea del mascellare edentulo posteriore e un’altezza ossea verticale ≤ 4 mm sono stati inclusi in modo prospettico in questo studio. Nella prima fase chirurgica, il seno mascellare è stato elevato con solo ABB (Geistlich Bio-Oss®, n=12) o con ABB e AB 1:1 (n=7) secondo un’assegnazione non randomizzata. Dopo un periodo medio di guarigione di 167 giorni, sono state raccolte le biopsie nell’area di rialzo del seno e contestualmente sono stati inseriti gli impianti (ABB n=18, ABB+AB n=12). I campioni sono stati analizzati dal punto di vista micro-radiografico e istomorfometrico per valutare l’osso neoformato (volume osseo, BV), il volume del sostituto osseo residuo (BSMV) e il volume inter-trabecolare (volume del tessuto molle, ITV). La sopravvivenza implantare è stata esaminata retrospettivamente in base ai risultati ottenuti sui pazienti.

Risultati:
L’analisi istomorfometrica non ha riscontrato differenze significative nel volume di innesto residuo (BSMV) tra il gruppo ABB (31.21 ± 7.74%) e il gruppo ABB+AB (28.41 ± 8.43%).
Anche l’osso di nuova formazione non era significativamente diverso nei due gruppi: ABB (26.02 ± 5.23%) e ABB + AB (27.50 ± 6.31%).
In tutti i casi, gli impianti erano stati inseriti con stabilità primaria sufficiente. Dopo un tempo di carico medio di 5 anni e 2 mesi, la sopravvivenza degli impianti era 93.75% nel gruppo ABB e 92.86% nel gruppo ABB+AB (differenze non statisticamente significative).

Conclusioni:
Nel rialzo del seno, l’uso di ABB+AB (rapporto 1:1) supporta la formazione di una quantità di nuovo osso comparabile a quella con il solo uso di ABB. Considerato che ABB è un sostituto osseo a lento riassorbimento, si può ipotizzare che possa portare ad ottenere un osso stabile nel tempo e al successo implantare a lungo termine. Soprattutto, l’utilizzo del solo ABB permette di evitare la raccolta di osso autologo e, la morbilità legata alla creazione del sito di prelievo.

 

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