Terapia chirurgica combinata di una peri-implantite

Sesso

F

Età

65 anni

Patologie pregresse

Paziente in buona salute, ipertesa ma controllata farmacologicamente

Situazione ossea

La paziente evidenzia una peri-implantite di moderata entità a carico dell'elemento 36

Situazione tessuti molli

La paziente evidenzia una mancanza di gengiva cheratinizzata a protezione degli impianti in zona 36-37

Igiene orale

Buona. La paziente riferisce di essere stata seguita nei richiami regolarmente dal precedente dentista

Ragioni della visita

Continua algia in zona mandibolare inferiore di sinistra

Attitudini e desideri

La paziente, una volta informata del problema relativo all'impianto in posizione 36, desidera far di tutto per migliorare la prognosi dell'impianto stesso

Descrizione

Vari sono i fattori che possono essere causa di peri-implantiti. Tra questi l’instabilità dei tessuti peri-implantari e la mancanza di una corretta connessione tra impianto e moncone protesico sono tra i più frequenti.

Una paziente di 65 anni si presenta con una lesione peri-implantare all’impianto in posizione 3.6. Un marcato deficit osseo, una connessione incompleta tra impianto e moncone e l’instabilità dei tessuti molli caratterizzano il sito stesso.
La prima fase clinica è caratterizzata dalla rimozione delle corone incongrue, successivamente il paziente viene trattato con un approccio chirurgico in anestesia locale. Dopo l’esecuzione di un lembo a tutto spessore, il tessuto di granulazione presente nell’area del difetto viene rimosso per poi eseguire una decontaminazione delle superfici implantari mediante curettes e spazzolini in titanio dedicati.
Un innesto di tessuto connettivo subepiteliale (prelevato dal palato) è applicato al lato vestibolare del difetto e stabilizzato nella porzione interna del lembo con due materassai orizzontali al fine di ottimizzare la guarigione dei tessuti.
La componente endo-ossea mancante presso il sito implantare è successivamente ed omogeneamente sostituita con osso bovino deproteinizzato. La stabilizzazione del lembo è ottenuta mediante suture in ePTFE.
Al paziente vengono consigliati sciacqui con una soluzione di clorexidina 0,2 % tre volte al giorno per 2 settimane evitando di spazzolare il sito chirurgico e mantenendo una dieta dedicata.

La rimozione delle suture avviene 14 giorni dopo l’intervento. La paziente, seguita per controlli ogni due settimane durante i primi 2 mesi dopo l’intervento, è richiamata mensilmente durante il periodo di osservazione nei 6 mesi successivi. La consegna delle corone provvisorie è avvenuta dopo 3 mesi, mentre la sostituzione delle stesse con nuove corone definitive dopo sei mesi.

Questo caso mostra come l’utilizzo combinato di tecniche chirurgiche per ricostruire i tessuti molli e i tessuti duri peri-implantari può essere considerato un approccio efficace dopo un follow-up di 12 mesi.

Immagini per gentile concessione di LSWR, pubblicate in: Santoro G, Masci A, Scacchetti M, Borgonovo A (2014) Terapia chirurgica combinata di una perimplantite, Dental Cadmos 4(82):276-279

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