L’obiettivo dello studio randomizzato controllato di Thoma e colleghi (2020) era confrontare due tecniche di preservazione della cresta alveolare e la guarigione spontanea in termini di spessore dei tessuti molli, variazioni del profilo e gestione dei tessuti molli due mesi dopo l’estrazione del dente.
Materiali e Metodi
Trentasei pazienti, con una deiscenza della parete ossea vestibolare fino al 50% dopo l’estrazione di un singolo dente, in zona estetica, sono stati inclusi nello studio. Sono stati assegnati, in maniera casuale, per ricevere una delle tre procedure: osso bovino minerale deproteinizzato arricchito con 10% di collagene (DBBM-C), coperto da una matrice in collagene (DBBM-C/CM), DBBM-C da solo, o guarigione spontanea (SH). Due mesi dopo è stato valutato lo stato di guarigione dei tessuti molli ed è stato misurato, al centro del sito, lo spessore della mucosa. Successivamente, sono stati inseriti gli impianti ed è stata valutata la necessità di eseguire una rigenerazione ossea guidata (GBR) per coprire le superfici implantari esposte.
Risultati
Trentasei pazienti sono stati valutati il giorno dell’inserimento dell’impianto. È stata registrata una invaginazione dei tessuti molli nel 41,7% (n = 12), 53,8% (n = 13) e 90,9% (n = 11) dei siti nei gruppi DBBM-C/CM, DBBM-C e SH, rispettivamente. Lo spessore mediano della mucosa misurata è stato di 3,0 mm nel gruppo DBBM-C/CM, di 2,1 mm nel gruppo DBBM-C e di 1,5 mm nel gruppo SH. Una GBR supplementare è stata necessario nel 66,7% (n = 12), 53,8% (n = 13) e 90,9% (n = 11) dei siti nei gruppi DBBM-C/CM, DBBM-C e SH, rispettivamente.
Conclusioni
Il presente studio esplorativo ha rivelato una lieve tendenza per una condizione dei tessuti molli più favorevole, con meno invaginazioni, nonché un aumento del volume e dello spessore dei tessuti molli nei gruppi che hanno ricevuto una procedura di preservazione della cresta alveolare rispetto ai siti guariti spontaneamente a 8 settimane dalla guarigione.