L’obiettivo dello studio preclinico di Mellati e colleghi (2014) era di valutare gli effetti di due protocolli di guarigione – sommersa o non sommersa – di difetti marginali innestati contestualmente all’inserimento di impianti immediati.
Materiali e metodi
I secondi incisivi mascellari sono stati estratti bilateralmente in sei animali di modello canino. Impianti a diametro ridotto sono stati posizionati negli alveoli estrattivi fino al livello della cresta ossea buccale e lasciando un gap di 2mm di ampiezza in direzione vestibolare. I difetti sono stati riempiti con Geistlich Bio-Oss® e coperti con Geistlich Bio-Gide®. Da un lato, gli impianti sono stati sommersi completamente attraverso l’elevazione del lembo, dall’altro il lembo è stato suturato attorno all’impianto per permettere la guarigione non sommersa.
Dopo 3 mesi, sono stati sacrificati gli animali e sono state prelevate le biopsie per l’esecuzione delle analisi istologiche e morfometriche.
Risultati
Tutti gli impianti sono risultati clinicamente sani e ben integrati nell’osso. Nella maggior parte dei campioni, l’osso originario si è riassorbito nei 2-3mm coronali della cresta buccale ed è stato sostituito da una parete ossea rigenerata a base di particelle di innesto minerale circondate da osso di nuova formazione. Il riassorbimento orizzontale e verticale ha comportato un’esposizione della superficie implantare maggiore o uguale a 1mm in un terzo degli impianti. Le differenze in alcuni aspetti della guarigione del tessuto duro sono risultate minime tra i due gruppi.
Conclusioni
Nel modello animale analizzato, la scelta tra guarigione sommersa o non sommersa dell’impianto immediato ha comportato differenze minime tra i risultati di guarigione così come di rimodellamento della parete ossea vestibolare.