L’obiettivo dello studio clinico controllato randomizzato di Cha e colleghi (2019) era di verificare se la preservazione della cresta alveolare riduce o meno i cambiamenti dimensionali verticali nel mascellare posteriore, rispetto alla guarigione spontanea, dopo l’estrazione del dente.
Materiali e metodi
Sono stati coinvolti consecutivamente quaranta pazienti che dovevano sottoporsi all’estrazione dei denti mascellari posteriori con apici radicolari sporgenti nel pavimento del seno mascellare. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a uno dei due interventi chirurgici: una procedura di preservazione della cresta alveolare utilizzando osso bovino deproteinizzato addizionato con collagene e una membrana di collagene riassorbibile (test) o nessun innesto (controllo). Le CBCT sono state eseguite immediatamente e a distanza di 6 mesi dall’intervento, prima del posizionamento degli impianti.
Risultati
Sulla base dei dati radiografici, il livello del pavimento del seno è rimasto stabile nel tempo (iniziale e dopo 6 mesi) nel gruppo test (-0,14 mm [-0,31, -0,02]). Nel gruppo di controllo, il livello del pavimento del seno si è spostato più coronalmente (-1,16 mm [-1,73, -0,61]) rispetto al gruppo test (p <0,05). Il gruppo test ha mostrato un’altezza ossea residua significativamente maggiore rispetto al gruppo di controllo a 6 mesi (7,30 mm [6,36, 8,20] vs 4,83 mm [3,94, 5,76], rispettivamente, p <0,05). Il posizionamento di impianto senza alcuna procedura aggiuntiva di rialzo del seno è stato eseguito nel 42,9% dei casi del gruppo di test, mentre in tutti i soggetti del gruppo di controllo è stata necessaria una procedura di incremento aggiuntiva (100% dei casi).
Conclusioni
La preservazione della cresta alveolare nel mascellare posteriore ha mantenuto l’altezza ossea verticale in modo più efficiente e ha comportato una minore necessità di rialzo del seno a 6 mesi, rispetto alla guarigione spontanea.