Lo studio clinico controllato randomizzato di Jonker e colleghi (2021) ha lo scopo di confrontare due tecniche di preservazione della cresta alveolare e la guarigione spontanea in termini di cambiamenti dei tessuti duri e molli 2 mesi dopo l’estrazione del dente.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato progettato come uno studio randomizzato controllato e ha coinvolto 75 pazienti. Dopo l’estrazione di un singolo dente nell’area incisivo/premolare mascellare, i pazienti sono stati assegnati in modo casuale ad uno dei seguenti gruppi: (a) preservazione della cresta con un sostituto osseo eterologo coperto da una matrice in collagene (gruppo CM), (b) preservazione della cresta con un sostituto osseo eterologo coperto da un innesto gengivale libero (gruppo PG) o (c) guarigione spontanea (controllo). Otto settimane dopo l’estrazione dei denti, sono stati posizionati gli impianti e sono state effettuate valutazioni cliniche, profilometriche e radiografiche. Inoltre, è stata valutata la necessità di un’ulteriore rigenerazione ossea guidata (GBR) al momento del posizionamento dell’impianto. Le differenze tra i gruppi di trattamento sono state confrontate con il test One-way ANOVA o Kruskal-Wallis con la corrispondente analisi a posteriori. Le proporzioni dei parametri categorici sono state confrontate con il test esatto di Fisher.
Risultati
Settantacinque pazienti sono stati sottoposti all’inserimento precoce dell’impianto 8 settimane dopo l’estrazione dei denti e sono stati analizzati. Il gruppo CM (-0,9 SD 0,6 mm) e il gruppo PG (-1,0 SD 0,8 mm) hanno mostrato un minore riassorbimento osseo orizzontale rispetto al gruppo di controllo (-3,2 SD 2,1 mm) (p < .001). Inoltre, la necessità di GBR al momento dell’inserimento dell’impianto era significativamente inferiore nel gruppo CM (32%) e nel gruppo PG (24%) rispetto al gruppo di controllo (72%) (p = .001). I pazienti nel gruppo CM hanno sperimentato meno dolore rispetto al gruppo PG, una settimana dopo l’estrazione dei denti (p = .042). Non sono state riscontrate differenze significative per quanto riguarda la valutazione dell’innesto, le complicanze post-operatorie e il profilo dei tessuti molli.
Conclusioni
La preservazione della cresta alveolare, utilizzando un sostituto osseo eterologo coperto da una matrice in collagene o un innesto gengivale libero, comporta un minore riassorbimento osseo e meno procedure di GBR al posizionamento precoce dell’impianto rispetto alla guarigione spontanea.