Ernia Iatale, allergia all’Aspirina, ipertensione, ipotiroidismo, prolasso valvola mitralica, piastrinopenia moderata. In trattamento con Eutirox betabloccanti e antiipertensivi
Atrofia ossea orizzontale (lama di coltello) zona anteriore mascellare superiore
Accettabile
Buona dopo terapia iniziale
Sostituzione di un vecchio ponte in via di fallimento
Razionale e collaborante, richiesta di ripristino funzionale affidabile, richiesta estetica non esasperata
La paziente giunge alla nostra osservazione con la richiesta di ripristino funzionale per la mancanza di diversi denti nell’arcata inferiore e rifacimento di un vecchio ponte nella zona anteriore del mascellare superiore non più soddisfacente, per la paziente, dal punto di vista estetico e in via di fallimento a causa di carie del dente ventidue pilastro di ponte.
Per formulare una diagnosi corretta abbiamo raccolto tutte le informazioni necessarie: completo radiografico endorale, fotografie e modelli studio, cartella parodontale etc.
Il piano di trattamento proposto prevedeva; Terapia iniziale con igiene professionale e istruzioni e motivazione all’igiene orale domiciliare, inserimento di impianti osteointegrati nel quarto quadrante e nella zona anteriore del mascellare superiore (per sopperire alla perdita del dente 22 pilastro del vecchio ponte).
L’esame TCCB delle zone interessate all’inserimento degli impianti ha rivelato la presenza di tessuto osseo congruo per quantità e qualità nel 4° quadrante e presenza di un’atrofia ossea orizzontale (cresta a lama di coltello) nella zona anteriore del mascellare superiore. Volendo evitare di costruire un ponte con una travata ancora più estesa di quello in via di fallimento abbiamo proposto alla paziente di ricorrere a una GBR per poter restaurare i due canini con corone singole e costruire un ponte da 12 a 22 ancorato a due impianti.
Dopo l’applicazione di un provvisorio da 13 a 23 è stata eseguita la GBR. È stato sollevato un lembo a tutto spessore con incisioni di svincolo distali ai canini e sono stati inseriti due impianti in zona 12 e 22 (in questo caso un impianto post-estrattivo). Sono state utilizzate, a questo punto, delle placche da osteosintesi per creare uno spazio all’interno del quale è stato posizionato osso bovino deproteinizzato (Geistlich Bio-Oss) miscelato con osso autologo recuperato dai siti implantari e dalla spina nasale con un bone scraper. L’innesto è stato poi coperto con una membrana in collagene (Geistlich Bio-Gide) stabilizzata con chiodini in titanio.
L’utilizzo delle placche da osteosintesi e del biomateriale unito alla membrana stabilizzata con chiodi in titanio ha permesso di ottenere uno spazio dove il coagulo riesce a rimanere stabile e dopo essere stato rivascolarizzato viene sostituito da tessuto osseo.
Il lembo vestibolare è stato rilasciato con incisioni del periostio per poter ottenere una chiusura per prima intenzione senza tensione.
Tutte le procedure sopra descritte sono state attuate per permettere la realizzazione dei principi biologici per la rigenerazione: creazione di uno spazio per il coagulo, stabilità del coagulo nel periodo di guarigione, possibilità di angiogenesi, chiusura della ferita per prima intenzione.
La guarigione è avvenuta senza problemi e alla riapertura (dopo 5 mesi) la placca da osteosintesi è stata rimossa ed è stato constatato il successo della GBR. In questo caso, per ottemperare alle richieste della paziente di evitare prelievi dal palato, non abbiamo incrementato lo spessore dei tessuti molli con innesti connettivali bilaminari. La paziente è stata quindi riabilitata con due corone adesive sui canini superiori, un ponte su impianti nel settore anteriore del mascellare superiore e nel quarto quadrante.
La paziente è stata inserita in un programma di terapia di supporto parodontale.
Un controllo è stato eseguito di recente (6 anni di follow-up). Le radiografie endorali indicano un buon mantenimento dei livelli ossei intorno agli impianti e la TCCB dimostra che la rigenerazione ossea ottenuta con un materiale a lentissimo riassorbimento come il Geistlich Bio-Oss è in grado di mantenersi nel tempo.
L’utilizzo combinato di osso autologo e Geistlich Bio-Oss conferisce osteinduttività all’innesto e la capacità di creare e mantenere meglio lo spazio e di non riassorbirsi (o riassorbirsi pochissimo), caratteristiche fondamentali nell’ottenimento e nel mantenimento del risultato nel tempo. Diversi autori hanno infatti descritto una tecnica che prevede un “Relining” con Bio-Oss (Urban et al., 2015, Int J Periodontics Restorative Dent. 35(5):613-623; De Stavola & Tunkel, 2013, Int J Oral Maxillofac Implants. 28(4):1062-1067) per meglio mantenere il risultato della GBR.
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Regeneration Focus è il primo portale in Italia dedicato alla rigenerazione ossea e tissutale nel campo dentale e maxillo-facciale, ideato e supportato da Geistlich Biomaterials nel 2012, oggi diventato il portale education sulla rigenerazione dei tessuti duri e molli.
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