Trattamento chirurgico di recessioni gengivali RT-1 su incisivi centrali superiori con lembo spostato coronalmente, matrice in collagene a volume stabile e gel a base di polinucleotidi.

Sesso

M

Età

44

Patologie pregresse

Nessuna

Situazione ossea

Recessione teca ossea vestibolare a elementi 11-21.

Situazione tessuti molli

Il paziente presentava la recessione gengivale di tipo RT-1 su elementi 11-21 con presenza di tessuto cheratinizzato apicale alla recessione, le radici mostrano perdita di sostanza ma la giunzione smalto-cemento degli elementi è mantenuta.

Igiene orale

Il paziente presta molta attenzione alla igiene domiciliare che effettua 4/die con spazzolino duro. L’igiene professionale 2/anno ma fino ad ora non da un igienista dentale. Presenza sporadica di pigmentazioni dovute ad abitudini come utilizzo di caffè e fumo di pipa.

Ragioni della visita

Il paziente è preoccupato per la presenza di recessioni gengivali e per la perdita di sostanza a livello radicolare. Il paziente è anche preoccupato per l’estetica del sestante.

Attitudini e desideri

Il paziente si definisce “odontofobico”, ha paura di sentire dolore, durante e soprattutto dopo l’intervento. Ha già modificato le abitudini errate relativamente alla tecnica di spazzolamento. Il paziente vorrebbe però adesso risolvere la situazione in modo stabile e minimamente invasivo.

Descrizione

La presenza di recessioni gengivali dell’arcata superiore ha impatto sulla mantenibilità degli elementi nel lungo termine come anche sull’estetica del sorriso del paziente. Il trauma da spazzolamento eseguito 4/die con spazzolino duro viene identificato come causa primaria della recessione e dell’abrasione radicolare. Considerata l’avvenuta modifica delle abitudini scorrette da parte del paziente si decide di trattare chirurgicamente le recessioni. La diagnosi avviene tramite sondaggio parodontale e analisi clinica e fotografica dove non si evidenzia perdita di attacco interprossimale e mantenimento di una quota di tessuto cheratinizzato apicale alle recessioni, pertanto vengono classificate come recessioni di tipo RT-1 secondo la classificazione di Cairo. Successivamente all’infiltrazione plessica di anestetico sono state eseguite le incisioni per disegnare un lembo a spessore misto secondo la tecnica del “coronally advanced flap”.  Le papille chirurgiche sono state sollevate a mezzo spessore, mentre il lembo è stato sollevato a spessore totale apicalmente alle recessioni. Il lembo è stato mobilizzato grazie a incisioni verticali distali agli elementi interessati e a incisioni profonde e superficiali nella superficie interna del lembo per rilasciare periostio e muscolatura interna al lembo. La superficie radicolare è stata trattata con curettes, per la sola porzione esposta nel cavo orale. Considerata la presenza di tessuto cheratinizzato apicale al lembo e alla necessità di inspessire il tessuto nella porzione corrispondente alla perdita di sostanza radicolare, è stato deciso di innestare una matrice collagenica a volume stabile. La matrice viene sagomata per raggiungere uno spessore di 3 mm e una dimensione mesio-distale e corono-apicale adeguata a coprire le recessioni e garantire un supporto vascolare. La matrice è stata poi imbibita con gel a base di polinucleotidi extraoralmente. Dopo un tempo di attesa necessario a consentire l’assorbimento del gel da parte della matrice, è stata posizionata sulle recessioni e stabilizzata con suture singole riassorbibili 6/0 sulle papille anatomiche precedentemente disepitelizzate distalmente agli elementi interessati. Il lembo è stato successivamente ribattuto sulla matrice ed è stato chiuso con suture sospese attorno agli elementi dentari, mentre le incisioni verticali sono state chiuse con punti singoli. Durante le prime fasi di guarigione si è osservata una buona stabilità del lembo senza episodi di discomfort riportati dal paziente. La mucosa in corrispondenza della matrice appare di aspetto naturale e senza particolari segni di infiammazione. Al controllo a 6 mesi le recessioni non sono presenti, non sono presenti segni di recidiva e la gengiva marginale appare stabile e con spessori adeguati.

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