Lo scopo dello studio retrospettivo di Garcez-Filho e colleghi (2015) era di valutare i tassi di successo e di sopravvivenza di impianti a diametro ridotto (NDIs) dopo 10 anni dal posizionamento combinato alla tecnica di split-crest.
Materiali e metodi:
In questo studio sono stati inclusi 21 pazienti sani che avevano ricevuto una riabilitazione protesica supportata da impianti di diametro ridotto in aree atrofiche del mascellare posteriore subito dopo una procedura di split-crest. Lo spazio tra le pareti interne della cresta e la superficie degli impianti è stato riempito con un sostituto osseo (Geistlich Bio-Oss®) e i lembi sono stati riposizionati e suturati con punti interrotti per ottenere un’installazione dell’impianto semi-sommersa.
La riabilitazione protesica è avvenuta 6-8 settimane dopo il posizionamento implantare.
Dopo 6 mesi e 10 anni dal carico sono stati determinati:
– livello osseo marginale attorno agli impianti con radiografie periapicali
– indici di successo e sopravvivenza.
Risultati:
QSono stati posizionati 40 impianti NDIs in 21 pazienti. Al termine del periodo di follow-up di 10 anni 7 pazienti non potevano essere inclusi, 2 impianti sono stati persi e 9 protesi presentavano alcuni difetti ( frattura della ceramica o della vite di ritenzione).
Dopo 10 anni sono stati ottenuti i seguenti risultati:
– tasso di sopravvivenza: 97%
– tasso di successo: 95%
– perdita ossea marginale: 1.93 ± 0.93 mm
(a 6 mesi era pari a 0.47 ± 0.91 mm)
Conclusioni:
Gli impianti a diametro ridotto inseriti immediatamente dopo una procedura di split crest possono supportare con successo le riabilitazioni protesiche per un lungo periodo di tempo.