Lo studio prospettico di Jung e colleghi (2013) ha valutato i risultati clinici a lungo termine (12-14 anni) del posizionamento implantare contestuale all’esecuzione di una procedura di rigenerazione ossea guidata (GBR) con l’utilizzo di una membrana riassorbibile o di una non riassorbibile.
Materiali e metodi
È stato possibile includere nello studio l’80,5% (58 pazienti) della coorte iniziale di 72 pazienti che avevano ricevuto 265 impianti in totale.
La procedura di GBR prevedeva l’inserimento di un innesto di osso bovino (Geistlich Bio-Oss®) combinato all’applicazione di una membrana in collagene (CM, n = 112) o a una membrana in ePTFE (n = 41).
I risultati sono stati comparati con quelli di un gruppo di controllo (CO, n=112) in cui non era stata necessaria alcuna GBR al momento dell’impianto. Le analisi cliniche e radiologiche sono state eseguite dopo 12-14 anni dall’inserimento dell’impianto.
Risultati
Il tasso di sopravvivenza cumulativo degli impianti nell’arco di 12,5 anni è risultato pari al 93,2%, senza differenze significative tra i 3 gruppi.
Anche la situazione dei tessuti molli ha prodotto valori analoghi in tutti i gruppi e per tutti i parametri misurati: sanguinamento al sondaggio, altezza del tessuto cheratinizzato livello del margine gengivale.
Lo stesso vale per i tessuti duri: il livello osseo marginale determinato radiologicamente è risultato considerevole in tutti i gruppi.
I valori del riassorbimento osseo leggermente aumentati nel gruppo ePTFE, rispetto a CO e CM, sono stati ricondotti dagli autori ai tassi di complicanze più elevati e all’esposizione della membrana che si sono verificati nella prima fase di guarigione del gruppo ePTFE.
Conclusioni
La sopravvivenza a lungo termine degli impianti che sono stati inseriti contestualmente a una GBR con Geistlich Bio-Oss®, combinato a Geistlich Bio-Gide® oppure a una membrana in ePTFE, è risultata elevata (da 91.9% a 92.6%) tanto quanto quella di impianti inseriti in osso nativo.