La serie di casi analizzata da Schwarz e colleghi (2009) ha permesso di valutare il risultato clinico a 4 anni del trattamento chirurgico di lesioni provocate da peri-implantite.
Materiali e metodi:
20 pazienti con peri-implantite moderata (n=20 difetti infraossei) sono stati assegnati in modo casuale al gruppo di trattamento:
– chirurgia con lembo di accesso (AFS) e idrossiapatite nanocristallina (NHA) (n=9)
– chirurgia con lembo di accesso (AFS) e minerale osseo naturale e membrana in collagene (NBM+CM, Geistlich Bio-Oss®+Geistlich Bio-Gide®)(n=11)
Le misurazioni cliniche e radiografiche sono state eseguite al tempo 0 e dopo 36 e 48 mesi di guarigione non sommersa.
Risultati:
Un paziente del gruppo NBM+CM ha mostrato grave formazione di pus a 36 mesi e non è stato incluso nello studio.
L’applicazione di NBM+CM ha permesso una maggiore riduzione media della profondità di tasca (NBM+CM: 2.5±0.9 mm versus NHA: 1.1±0.3 mm) e un migliore guadagno del livello di attacco clinico (NBM+CM: 2.0±1.0 mm versus NHA: 0.6±0.5 mm) a 48 mesi.
Da punto di vista radiografico, il riempimento osseo è stato osservato in 5 siti del gruppo NHA e in 8 siti del gruppo NBM+CM.
Conclusioni:
Mentre l’applicazione di NBM+CM ha permesso di ottenere dei miglioramenti clinici nel periodo di osservazione di 4 anni, il risultato a lungo termine ottenuto con NHA, senza l’uso di una membrana barriera, deve essere considerato scarso.