Lo studio di Schwarz e colleghi (2012) era finalizzato a valutare i risultati a 2 anni del trattamento chirurgico combinato resettivo-rigenerativo di difetti da peri-implantite avanzata, attraverso il confronto di due metodi di debridement/decontaminazione (DD) della superficie implantare.
Materiali e metodi:
Ventiquattro pazienti (n = 26 difetti combinati sovra-e intraossei) hanno completato l’osservazione di 24 mesi di follow-up, in seguito alla chirurgia flapless, alla rimozione del tessuto di granulazione e all’implantoplastica a livello delle porzioni esposte buccali e sovracrestali.
Gli aspetti rimanenti sono stati assegnati in modo casuale alla DD della superficie utilizzando:
(i) un dispositivo laser Er: YAG (ERL)
(ii) curette di plastica + batuffolo di cotone + soluzione fisiologica sterile (CPS)
e sono stati rigenerati con un osso naturale minerale (Geistlich Bio-Oss®) coperto con una membrana in collagene (Geistlich Bio-Gide®).
Risultati:
A 24 mesi, i siti trattati con ERL non hanno mostrato valori significativamente maggiori nella riduzione della BOP media (ERL: 75,0 ± 32,6% vs. CPS: 54,9 ± 30,3%) e nei valori di CAL (ERL: 1,0 ± 2,2 mm vs. CPS: 1,2 ± 2,2 mm) rispetto al gruppo CPS. In entrambi i gruppi, i valori medi CAL non erano significativamente differenti rispetto alla baseline.
Conclusioni:
La stabilità a lungo termine dei risultati clinici ottenuti in seguito alla terapia chirurgica combinata della perimplantite avanzata può essere influenzata da fattori diversi dal metodo di debridement/decontaminazione della superficie dell’impianto.