Il Case Report di Kemper e colleghi (2013) presenta una paziente sottoposta a estesa correzione di impianti malposizionati.
Due impianti erano stati precedentemente inseriti nell’arcata mascellare di una paziente di 30 anni per sostituire gli incisivi centrale e laterale di destra, senza adottare alcun approccio ricostruttivo dei difetti alveolari e dei tessuti molli, comportando così un problema estetico rilevante.
La posizione degli impianti è stata corretta con successo attraverso la mobilizzazione di un blocco osseo in cui gli impianti sono stati mantenuti. Il blocco è stato avanzato in una posizione ottimale predeterminata e fissato apicalmente con una placca di osteosintesi. I gap residui sono stati riempiti con Geistlich Bio-Oss® e coperti con una membrana riassorbibile.
Dopo 9 mesi di guarigione, è stata adottata una tecnica parodontale per migliorare l’estetica dei tessuti molli (tecnica tunnel con innesto di tessuto connettivo).
Il risultato finale è stato ottenuto attraverso la combinazione di chirurgia ossea, gestione dei tessuti molli e progressivo adattamento delle corone proteiche supportate da impianti.