Attualmente sono disponibili diversi tipi di trattamento della peri-implantite ma il loro rapporto costo/efficacia rimane ambiguo. Lo studio di Schwendicke e colleghi (2015) valuta questo rapporto nella prevenzione e nel trattamento della peri-implantite.
Materiali e metodi:
E’ stato costruito un modello di Markov per seguire ogni impianto nell’arco di tempo di 20 anni. E’ stato prevista che la terapia implantare di supporto (SIT) per la gestione della mucosite perimplantare e la prevenzione dello sviluppo della peri-implantite potesse essere eseguita oppure no.
Si è assunto che il rischio di peri-implantite sia influenzato da SIT e dal profilo di rischio del paziente.
In caso di insorgenza della peri-implantite, sono state comparate 11 diverse strategie di trattamento (debridement chirurgico o non chirurgico da solo o combinato ad altre terapie). I trattamenti e i profili di rischio hanno determinato la progressione della malattia.
La realizzazione del modello è stata eseguita sulla base di dati raccolti in modo sistematico. I risultati primari erano i costi e la proporzione di impianti persi, determinati in base alla microsimulazione Monte Carlo.
Risultati:
In caso di necessità di trattamento della malattia peri-implantare, l’esecuzione del solo debridement non chirurgico, in assenza di SIT, è risultata la terapia meno costosa ma anche meno efficace. Procedendo in ordine di efficacia, una soluzione più costosa ed efficace era l’esecuzione di SIT e debridement chirurgico.
L’opzione più efficace ma anche più costosa includeva l’uso di innesti ossei, membrane e trattamenti con laser.
Per i pazienti ad alto rischio aumentava la costo-efficacia di SIT, mentre nei pazienti a basso rischio era efficiente una terapia ottimizzata sui costi.
Conclusioni:
Nonostante siano principalmente le condizioni cliniche a guidare le scelte chirurgiche e cliniche, le analisi costo-efficacia potrebbero aggiungere un’altra prospettiva. In base ai risultati ottenuti, non è stato però possibile ottenere una classifica comparativa inequivocabile dell’efficacia delle opzioni terapeutiche. Tuttavia, il rapporto costo-efficacia era determinato prevalentemente dalla SIT fornita e dai costi iniziali del trattamento. La possibilità di trasferire questi risultati ad altri ambiti medici ha bisogno di maggiori conferme.