L’obiettivo dello studio retrospettivo di Chiapasco e colleghi (2020) era di riportare i risultati clinici e radiografici di pazienti con creste edentule e atrofiche, trattati mediante innesti ossei mandibolari autologhi e riabilitati con protesi supportate da impianti.
Materiali e Metodi
Dal 1997 al 2015, 75 pazienti che presentavano edentulie associate ad atrofia delle ossa maxillo-mandibolari sono stati trattati con innesti ossei autologhi prelevati dal ramo mandibolare. 182 impianti sono stati inseriti 4-12 mesi dopo l’incremento osseo e sono stati caricati 3-10 mesi successivi: il follow-up medio è stato di 10 anni (range: 3-16 anni). Sono stati riportati i seguenti risultati: (a) tasso di complicanze della procedura ricostruttiva; (b) riassorbimento dell’innesto osseo prima del posizionamento implantare; (c) riassorbimento osseo peri-implantare; (d) complicanze legate all’impianto; (e) tassi di sopravvivenza e di successo implantari.
Risultati
Il decorso post-operatorio è stato privo di eventi avversi nella maggior parte dei pazienti. Una deiscenza precoce si è verificata in tre pazienti, ma senza perdita ossea significativa; in 3 pazienti si è verificata una parestesia temporanea nelle aree innervate dal nervo alveolare inferiore. Il riassorbimento osseo medio verticale e orizzontale, prima del posizionamento dell’impianto, è stato, rispettivamente, di 0,18 mm (deviazione standard [SD] = 0,43) e 0,15 mm (SD = 0,42). La perdita ossea media peri-implantare ± deviazione standard, calcolata per paziente e per impianto, è stata di 1,06 ± 1,19 (range: 0,00-5,05) e 1,11 ± 1,26 (range: 0,00-5,20), rispettivamente. Due impianti in 2 pazienti hanno perso l’integrazione e sono stati rimossi; 10 impianti in 7 pazienti hanno sviluppato una peri-implantite, curata chirurgicamente con successo. Le percentuali di sopravvivenza e di successo degli impianti sono state rispettivamente del 98,11% e dell’85,16%.
Conclusioni
Gli impianti inseriti in aree ricostruite mediante innesti in blocco prelevati dal ramo mandibolare sembrano presentare tassi di sopravvivenza implantare paragonabili a quelli ottenuti per impianti inseriti nell’osso nativo.