In letteratura sono state descritte numerose tecniche per l’elevazione del seno. Lo scopo dello studio retrospettivo di Soardi e colleghi (2013) era la valutazione dell’efficacia di una tecnica di rialzo del seno trans-alveolare in base alla sopravvivenza degli impianti, la perdita di osso marginale e alle complicanze.
Materiali e metodi:
Sono stati esaminati in totale i risultati su 538 pazienti e il gruppo finale che rispettava i criteri di inclusione aveva un follow-up medio di 5 anni. Sono stati considerati impianti con superficie liscia o conica. Inoltre, sono stati esaminati solo i casi di rialzo del seno con matrice ossea inorganica o matrice ossea demineralizzata attraverso l’analisi di 1536 radiografie periapicali.
Le misure del risultato erano:
– successo implantare
– fallimento implantare (peri-implantite e perdita di osteointegrazione)
– riassorbimento osseo marginale
– complicanze biologiche (perforazione della membrana, sinusite, emorragia intra- e/o post-operatoria).
Le radiografie peri-apicali sono state valutate:
– prima e dopo dell’intervento
– dopo 6 mesi
– dopo 1, 3, 5 anni.
Inoltre sono stati analizzati, per ogni tempo di follow-up considerato:
– l’altezza della cresta ossea residua sotto il seno
– l’aumento in altezza (mm) dopo la chirurgia
– i valori di riassorbimento osseo marginale a livello dell’impianto.
Risultati:
Sono stati inclusi nello studio 256 pazienti sottoposti a rialzo del seno per via crestale per un totale di 376 impianti e 323 trattamenti analizzati.
Il tasso complessivo di successo e fallimento implantare sono risultati 94.4% e 5.1%, rispettivamente.
La perdita ossea attorno agli impianti era 1.98 mm al follow-up di 5 anni.
I pazienti trattati con la matrice ossea bovina inorganica hanno mostrato un miglior tasso di successo implantare (P=0.03) rispetto a quelli trattati con la matrice demineralizzata di origine umana.
Si sono verificate 3 perforazioni della membrana di Schneider su 323 procedure eseguite. In questi casi, il chirurgo ha eseguito un altro intervento a distanza di 3 mesi. Complicanze post-operatorie si sono verificate in 6 casi di peri-implantite e 13 casi di perdita di osteointegrazione.
Conclusioni:
La tecnica di rialzo del seno per via transalveolare è risultato sicura e miniinvasiva, con un tasso di successo implantare comparabile all’implantologia tradizionale. Il tasso di successo è stato influenzato positivamente dal materiale a lento riassorbimento e il tasso di riassorbimento osseo riscontrato attorno agli impianti era basso.