L’obbiettivo della review sistematica di Pjetursson e colleghi (2008) era di determinare il tasso di sopravvivenza degli innesti e degli impianti posizionati nei casi di rialzo del seno mascellare.
Materiali e metodi:
E’ stata condotta una ricerca elettronica per identificare gli studi sul rialzo del pavimento del seno che avessero un follow-up medio di almeno un anno dopo il carico funzionale.
Risultati:
La ricerca ha dato 839 risultati. L’analisi completa del testo è stata eseguita su 175 articoli, 48 dei quali rispettavano i criteri di inclusione (e si riferivano ad un totale di 12.020 impianti).
La meta-analisi ha indicato:
– tasso di fallimento1 annuo stimato: 3.48% [95% confidence interval (CI): 2.48%-4.88%]
– sopravvivenza2 degli impianti a 3 anni: 90.1% (95% CI: 86.4%-92.8%)
Tuttavia, quando il tasso di fallimento è stato analizzato a livello dei soggetti, il risultato è stato:
– fallimento annuo stimato: 6.04% (95% CI: 3.87%-9.43%)
– soggetti con perdita di impianti nell’arco di 3 anni: 16.6% (95% CI: 10.9%-24.6%)
Conclusioni:
L’inserimento di impianti dentali in combinazione con l’elevazione del pavimento del seno mascellare rappresenta un trattamento predicibile che mostra tassi di sopravvivenza implantari elevati e bassa incidenza di complicanze operatorie3. Il miglior risultato (98.3% della sopravvivenza implantare dopo 3 anni) è stato ottenuto con l’uso di impianti a superficie ruvida e membrane a copertura della finestra laterale.
1perdita dell’impianto, prima o dopo il carico funzionale
2mantenimento dell’impianto nella sua posizione, indipendentemente dalle sue condizioni
3perforazioni della membrana di Schneider, infezioni e perdita di tutto l’innesto che impediscano il posizionamento dell’impianto