Il punto della situazione sul rialzo del seno mascellare

La procedura di rialzo del seno mascellare è diventata importante nelle fase pre-protesica per creare il volume osseo idoneo all’inserimento di impianti nelle mascelle edentule posteriori. La ricerca e l’esperienza clinica di più di 30 anni hanno aumentato la predicibilità della tecnica e ridotto la morbilità del paziente.

Il tipo di materiale da innesto e il tasso di sopravvivenza implantare sono stati analizzati attraverso la valutazione dei risultati raccolti in 10 review basate sull’evidenza scientifica che includono tutti i dati più rilevanti pubblicati dal 1980 al 2012. Sono stati inoltre pubblicati contenuti clinici di supporto che derivano dall’esperienza degli autori.

Le review incluse nell’analisi riportano e confrontano la sopravvivenza implantare in base a differenti materiali da innesto, superfici implantari e l’utilizzo o meno di membrane barriera a copertura della finestra laterale. Gli studi clinici indicano il tasso di complicanze quando si utilizza la chirurgia piezoelettrica e lo comparano con quello relativo all’uso di strumenti rotanti.
Gli autori riportano un valore equivalente, se non superiore, di sopravvivenza implantare nel caso di utilizzo di innesti eterologhi rispetto all’osso autologo. Questo risultato, insieme alla ridotta morbilità relativa ad un secondo sito chirurgico, ha permesso di concludere che, allo stato attuale, gli innesti eterologhi sono la scelta migliore (i materiali mostrati nelle immagini istologiche e chirurgiche di questo lavoro sono l’osso deproteinizzato Geistlich Bio-Oss® e Geistlich Bio-Gide®.

Nonostante siano stati ottenuti risultati positivi anche con innesti diversi da quelli eterologhi, gli studi con questi materiali sono di meno.
Gli autori hanno discusso inoltre i risultati pubblicati con l’utilizzo di fattori di crescita (rhBMP-2 e rhPDGF-bb) nel rialzo del seno, riportando risultati non sono sempre più favorevoli, rispetto all’uso dei soli innesti eterologhi.

Conclusioni:
– gli impianti a superficie ruvida sono da preferire
– gli innesti ossei sostitutivi possono essere usati al posto dell’osso autologo con risultati comparabili o migliori
– posizionare una membrana in collagene sopra la finestra di accesso laterale
– la sopravvivenza implantare è simile nel caso di posizionamento immediato o ritardato se la stabilità primaria al momento del posizionamento è mantenuta durante la maturazione iniziale dell’innesto
– la chirurgia piezoelettrica permette di ridurre drasticamente la comparsa di complicanze intraoperatorie durante la preparazione della finestra laterale ed il sollevamento della membrana.

 

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