Attualmente i principi richiesti per la correzione delle deformazioni dento-scheletriche richiedono il raggiungimento di certi obiettivi, rendendo l’avanzamento mandibolare una procedura comune in chirurgia ortognatica. La conseguenza principale di questi movimenti mandibolari significativi è l’alterazione della guarigione dell’osso dei siti dell’osteotomia dopo le tradizionali procedure di split sagittale. Questo ostacolo, che si riscontra maggiormente a livello dei bordi mandibolari inferiori, può compromettere la stabilità ed il supporto dei tessuti molli sovrastanti. Se da una parte il ruolo degli innesti ossei nei difetti mandibolari superiori dopo osteotomia Le Fort I è ben documentato in letteratura, dall’altra il potenziale degli innesti ossei nei siti di osteotomia mandibolare è stato discusso, fino ad ora, solo in pochi articoli.
Lo scopo dello studio di Trevisiol e colleghi (2012) è stato la valutazione della guarigione dei difetti ossei mandibolari causati da grandi avanzamenti (>8 mm) dopo procedure di split sagittali. Sono stati inclusi 20 pazienti già trattati per la correzione di deformazioni dento-scheletriche di classe II, sottoposti a innesto nei difetti mandibolari dell’osteotomia con un sostituto osseo bovino collagenato (Geistlich Bio-Oss® Collagen 500 mg). L’analisi clinica, radiologica e istologica dei siti innestati ha mostrato una buona guarigione, sia in termini di rimodellamento dei bordi mandibolari inferiori sia di qualità dell’osso di nuova formazione.
Questi risultati confermano quanto la procedura descritta sia di supporto per evitare le limitazioni legate a avanzamenti mandibolari significativi.