L’articolo di Merli e colleghi (2013) descrive una nuova tecnica di ricostruzione ossea basata sulla rigenerazione ossea guidata applicata a incrementi tridimensionalmente estesi del tessuto duro.
La tecnica a due stadi prevede l’utilizzo di placche di osteosintesi riassorbibili, pins e membrane in collagene (Geistlich Bio-Gide®) che formano una barriera fisica simile ad una “staccionata” che contiene l’innesto di biomateriale costituito da una combinazione di matrice ossea bovina deproteinizzata e osso autologo prelevato da siti intraorali.
Sono presentati quattro Case reports che hanno mostrato come questa tecnica possa consentire una rigenerazione ossea significativa con un discomfort minimo per il paziente. L’analisi istologica dei campioni ha mostrato la presenza di osso maturo e l’integrazione ottimale delle particelle dell’innesto nel tessuto osseo dopo 6 mesi.
Questa procedura permette di ottenere risultati favorevoli in termini di neoformazione ossea, posizionamento degli impianti e soddisfazione del paziente.