Lo scopo dello studio clinico di Roccuzzo e colleghi (2016) era di valutare l’efficacia di una procedura chirurgica ricostruttiva in difetti infraossei singoli causati da peri-implantite.
Materiali e metodi:
Sono stati inclusi 75 pazienti con una lesione a forma di cratere causata da peri-implantite con profondità di tasca (PD) ≥ 6mm. Ogni difetto è stato assegnato ad una classe caratteristica da un esaminatore indipendente. Dopo la decontaminazione dell’impianto, i difetti sono stati riempiti con osso bovino deproteinizzato collagenato al 10%.
Risultati:
Al controllo ad un anno 4 pazienti sono stati persi e 6 impianti rimossi.
In 37 dei 71 (52.1%) impianti esaminati è stato possibile ottenere il successo completo del trattamento, corrispondente a un PD≤5 mm e assenza di suppurazione/sanguinamento al sondaggio (BOP). Il valore di PD si è ridotto significativamente di 2.92 ± 1.73 mm (p<0.0001), quello di BOP è diminuito da 71.5 ± 34.4% a 18.3 ± 28.6% (p<0.0001). Il numero medio di tasche profonde (≥ 6mm) si è ridotto da 3.00 ±0.93 a 0.85 ± 1.35 (p<0.0001).
Conclusioni:
Questi risultati confermano la possibilità di trattare con successo le lesioni peri-implantari. Non è ancora stato dimostrato se la risoluzione della malattia peri-implantare sia associata alla configurazione del difetto. Dal momento che la risoluzione completa non sembra essere un risultato predicibile, la decisione clinica di trattare o meno un impianto deve basarsi su diversi elementi relativi al paziente.