In questo studio preclinico, Jensen e colleghi (2012) hanno analizzato le variazioni del volume osseo dopo rialzo del seno mascellare con miscele diverse di Geistlich Bio-Oss® (GBO) e osso autologo (OA), prelevato dal mascellare inferiore o dalla cresta iliaca.
Materiali e metodi
In 40 minipigs è stato eseguito un rialzo del pavimento del seno destro e sinistro con approccio laterale, è stato inserito un impianto e sono stati applicati 5 cm3 di biomateriale da innesto. Gli animali sono stati suddivisi in modo casuale nei gruppi di trattamento:
– Gruppo A: 100% OA
– Gruppo B: 75% OA + 25% GBO
– Gruppo C: 50% OA + 50% GBO
– Gruppo D: 25% OA + 75% GBO
– Gruppo E: 100% GBO
A una metà degli animali è stato innestato osso autologo prelevato dal mascellare inferiore, all’altra metà osso prelevato dalla cresta iliaca. Per determinare la perdita di volume postoperatoria, per ogni animale sono state ottenute scansioni TC prima dell’intervento, dopo l’intervento e 12 settimane più tardi; le scansioni sono state confrontate e il volume è stato calcolato in base alla formula di Cavalieri.
Risultati
Mentre l’area di provenienza dell’osso autologo non ha avuto alcuna influenza sul risultato, è emersa chiaramente la dipendenza della perdita di volume dalla composizione dell’innesto. In media la riduzione di volume del materiale d’innesto a 12 settimane è risultata pari a:
– Gruppo A: 65%
– Gruppo B: 38%
– Gruppo C: 23%
– Gruppo D: 16%
– Gruppo E: 6%
Conclusioni
Anche se sono necessari ulteriori studi che valutino la quantità di nuovo osso formato e il contatto osso-impianto nei vari rapporti di miscelazione dell’innesto, nei limiti di questo studio è stato concluso che una maggiore quantità di Geistlich Bio-Oss® corrisponde una preservazione significativamente migliore del volume osseo.