Le tecniche chirurgiche, prevedibili ed efficaci, che mirano ad aumentare l’ampiezza della gengiva cheratinizzata, a spostare la giunzione mucogengivale e ad aumentare la profondità del vestibolo spesso implicano l’uso di innesti autologhi di tessuto molle. Tuttavia, la disponibilità di tessuto molle autologo è limitata e la sua raccolta è associata alla morbilità del paziente. Con una tecnica che combina innesto autologo in strisce sottili (“strip”) e una matrice eterologa in collagene (XCM), si possono ridurre la richiesta di prelievo autologo e, quindi, la morbilità per il paziente.
Nella valutazione istologica di Urban e colleghi (2019), sono stati analizzati 12 campioni di biopsia da innesto con “strip technique” e sono stati confrontati con 3 campioni di riferimento di innesto autologo palatale.
La morfologia dei tessuti, la cheratina e l’espressione del collagene sono risultate identiche, indicando che la tecnica di innesto combinata con la matrice in collagene eterologo fornisce la gengiva cheratinizzata desiderata e fisiologicamente normale.