Il rialzo del pavimento del seno mascellare con accesso laterale è una procedura ben documentata sotto molti punti di vista. Fino ad ora però non sono stati pubblicati studi clinici randomizzati in cui siano stati comparati l’osso autologo e l’osso bovino deproteinizzato, utilizzati come alternative e non miscelati.
Lo studio clinico randomizzato controllato di superiorità in gruppi paralleli di Merli e colleghi (2013) ha fornito alcuni risultati interessanti sull’uso dell’osso bovino deproteinizzato (DBBM) rispetto all’osso autologo (AB) nel rialzo del seno di mascellari gravemente atrofici in cui sono stati inseriti simultaneamente gli impianti.
Materiali e metodi:
Sono stati inclusi nello studio 40 pazienti con un’atrofia di Classe V di Cawood&Howell caratterizzati da una cresta residua di altezza pari a 1-3 mm. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale, attraverso un’allocazione generata al computer in cieco, ai 2 gruppi di trattamento:
– gruppo test: 100% DBBM (Geistlich Bio-Oss®)
– gruppo controllo: 100% AB (dal ramo mandibolare)
In entrambi i casi la finestra laterale è stata coperta con la membrana in collagene nativo Geistlich Bio-Gide®.
La vite di guarigione è stata posizionata 8 mesi dopo la chirurgia e la protesi provvisioria 9 mesi dopo la chirurgia.
Le variabili del risultato considerate erano: fallimento implantare, fallimento protesico, complicanze, tempo alla poltrona, dolore post-operatorio, livello osseo radiografico 6 mesi dopo il carico (breve termine). Lo studio prevede un follow-up complessivo di 5 anni dopo il carico.
Risultati:
GRUPPO | INNESTO | N PAZIENTI | N IMPIANTI |
test | 100% DBBM | 20 | 27 |
controllo | 100% AB | 20 | 32 |
Un paziente del gruppo AB è stato escluso dallo studio. Si sono verificati 2 fallimenti implantari nel gruppo DBBM. Tutte le protesi previste sono state posizionate. 1 complicanza è insorta nel gruppo DBBM, 2 nel gruppo AB.
Il tempo alla poltrona è stato più breve nel gruppo DBBM, con una differenza di 27.3 minuti (P = 0.0428). Le differenze nel dolore per il paziente nei 6 giorni post-operatori hanno mostrato un risultato favorevole per il gruppo DBBM (P=0.6838).
Non sono state osservate differenze nell’altezza ossea verticale (P=0.9703) e le differenze nel livello osseo marginale sono state minime in favore di AB (P=0.3220).
Conclusioni:
Non sono state osservate differenze statisticamente significative tra i risultati ottenuti con l’innesto di DBBM e quello di AB dopo la procedura di rialzo del pavimento del seno mascellare e simultaneo posizionamento implantare, ad eccezione del tempo alla poltrona, che è risultato significativamente ridotto nel gruppo trattato con DBBM.