Dal momento che gli impianti dentali sono diventati una terapia di routine, i clinici si trovano sempre più di frequente ad affrontare il trattamento della peri-implantite. Ad oggi, nessun protocollo di trattamento ha dimostrato di essere il migliore per trattare la peri-implantite. L’obiettivo di questa Case Series retrospettiva di Rotenberg e colleghi (2016) è di presentare un nuovo approccio utilizzando l’osso bovino con collagene di origine suina (CBB) per trattare la peri-implantite.
Materiali e metodi
Sono stati inclusi nello studio undici pazienti, senza storia clinica di parodontite, che presentavano peri-implantite intorno ad un singolo impianto. Durante gli esami iniziali e nei follow-up, sono stati registrati il sanguinamento al sondaggio (BOP), la profondità di sondaggio (PD) e la posizione del margine gengivale (GM). Dopo il debridement chirurgico del difetto peri-implantare e il trattamento della superficie dell’impianto con clorexidina gluconato allo 0,12%, i difetti ossei sono stati innestati con CBB. Tutti i pazienti sono stati controllati fino a 12 mesi.
Risultati
All’inizio, la PD media nel sito più profondo (DS, deepest site) era di 7,6 ± 1,9 mm. Al tempo dell’intervento, è stato rilevato un eccesso di cemento intorno a nove impianti (81%). Tutti i pazienti sono guariti senza l’insorgenza di complicazioni post-operatorie. A 6 e 12 mesi, tutti gli impianti hanno mostrato risultati favorevoli con una riduzione media del PD DS di 3,9 ± 1,5 mm e 4,1 ± 1,6 mm, rispettivamente. Tutti gli impianti hanno mostrato segni radiografici di riempimento osseo, mentre GM non ha mostrato cambiamenti dalle misurazioni pre-operatorie a 6 (0,1 ± 0,5 mm) o 12 (0,0 ± 0,6 mm) mesi.
Conclusioni
L’uso di un innesto di osso bovino addizionato di collagene suino rappresenta un’opzione terapeutica potenzialmente prevedibile per il trattamento della peri-implantite. Studi controllati randomizzati saranno necessari per confermare i risultati del trattamento.