Le grandi pseudocisti antrali del seno mascellare (Antral Pseudo-Cysts – APC) possono costituire un ostacolo all’elevazione della membrana di Schneider durante la procedura di rialzo del seno mascellare e, al contempo, possono compromettere la pervietà del complesso ostio-meatale in seguito all’intervento.
Per questo motivo, le grandi APC dovrebbero essere rimosse prima o al momento del rialzo del seno.
Lo studio di Chiapasco e Palombo (2015) presenta una nuova tecnica mini-invasiva con accesso intra-orale che consente l’enucleazione di grandi APC durante l’intervento di rialzo del seno con approccio laterale, preservando l’integrità dello strato periostale della membrana di Schneider.
Dal 2004 al 2012, 12 pazienti candidati a un rialzo del seno mascellare, e affetti da ampie APC, sono stati sottoposti alla rimozione della cisti contestualmente all’elevazione del seno mascellare. Grazie ad un piccolo accesso osteotomico accessorio, le APC sono state rimosse preservando l’integrità del periostio Schneideriano.
Gli impianti (complessivamente 19) sono stati inseriti al momento del rialzo del seno o in una seconda fase chirurgica.
La riabilitazione protesica è iniziata 4-6 mesi dopo il posizionamento degli impianti. Nessun paziente ha sviluppato complicanze chirurgiche o recidiva delle APC.
La sopravvivenza degli impianti e delle relative protesi è stata del 100% su un periodo di controllo medio di 50 mesi (intervallo 12-96 mesi) dopo il completamento della riabilitazione protesica.
Questa tecnica può rappresentare una procedura efficace per ottenere la rimozione delle APC durante la procedura di rialzo del seno, preservando allo stesso tempo l’integrità dello strato periostale della membrana schneideriana.