L’obiettivo dello studio clinico randomizzato di Merli e colleghi (2020) era quello di confrontare, dal punto di vista istologico, l’incremento osseo verticale con innesto costituito da 100% di osso autologo (gruppo AB) rispetto al mix 50% di minerale osseo bovino deproteinizzato (DBBM)/50% di osso autologo (gruppo BOAB), utilizzando la Fence Technique nell’inserimento dell’impianto a due fasi. È stata eseguita una biopsia nell’area rigenerata durante l’inserimento dell’impianto, 6 mesi dopo l’intervento chirurgico di incremento osseo. I risultati riflettono una dimensione del campione di quattro pazienti trattati per gruppo. Al momento dell’inserimento dell’impianto, 6 mesi dopo l’incremento osseo, non sono emerse differenze significative dall’analisi istomorfometrica, anche se la percentuale di innesto residuo era ovviamente maggiore nel gruppo BOAB (P = 0.0314).