Il raggiungimento del risultato estetico nella sostituzione di denti e nel trattamento implantare richiede un’appropriata forma della protesi e la stabilità dei profili del tessuto molle circostante. L’incremento osseo è necessario per sostenere il profilo estetico del tessuto molle attorno alla protesi definitiva. Per prevenire la recessione dei tessuti molli peri-implantari nei casi di posizionamento di impianti multipli, è necessario un aumento dell’osso vestibolare superiore a 2 mm (a partire dalla piattaforma dell’impianto) in modo da non incorrere nel normale pattern di rimodellamento osseo.Il disegno di una linea immaginaria orizzontale nello spazio compreso tra i picchi ossei interprossimali residui sani è il sistema più affidabile per creare delle papille estetiche attorno alla protesi.
Dal momento che la posizione dei picchi ossei adiacenti rappresenta l’altezza ideale e che l’osso è aumentato verticalmente fino a questa linea, è possibile ottenere in modo invariabile un incremento osseo verticale interprossimale di 2 o 3 mm dalla piattaforma dell’impianto in posizione ideale, secondo quanto previsto dalle linee guida generali comunemente accettate.
(Si fa riferimento ad un caso clinico che ha previsto un aumento verticale con Geistlich Bio-Oss®, osso autologo particolato, rhPDGF e griglie in titanio, sostenute dagli impianti posizionati nello step chirurgico precedente).Inoltre, per facilitare la preservazione dell’altezza ossea verticale dopo l’incremento osseo è stato suggerito di collocare ponti in posizioni strategiche evitando così la necessità di inserire consecutivamente gli impianti.Sono molto pochi gli studi a lungo termine eseguiti su casi compromessi con impianti multipli, anche se i risultati finora ottenuti sono stati di successo estetico. Queste situazioni diventeranno sempre più critiche nel tempo e deve essere definito un rimedio di trattamento adeguato.
Dal momento che la posizione dei picchi ossei adiacenti rappresenta l’altezza ideale e che l’osso è aumentato verticalmente fino a questa linea, è possibile ottenere in modo invariabile un incremento osseo verticale interprossimale di 2 o 3 mm dalla piattaforma dell’impianto in posizione ideale, secondo quanto previsto dalle linee guida generali comunemente accettate.
(Si fa riferimento ad un caso clinico che ha previsto un aumento verticale con Geistlich Bio-Oss®, osso autologo particolato, rhPDGF e griglie in titanio, sostenute dagli impianti posizionati nello step chirurgico precedente).Inoltre, per facilitare la preservazione dell’altezza ossea verticale dopo l’incremento osseo è stato suggerito di collocare ponti in posizioni strategiche evitando così la necessità di inserire consecutivamente gli impianti.Sono molto pochi gli studi a lungo termine eseguiti su casi compromessi con impianti multipli, anche se i risultati finora ottenuti sono stati di successo estetico. Queste situazioni diventeranno sempre più critiche nel tempo e deve essere definito un rimedio di trattamento adeguato.