Lo scopo dello studio randomizzato multicentrico di Farina e colleghi (2019) era quello di confrontare i risultati radiografici del rialzo del pavimento del seno transcrestale e laterale (tSFE e lSFE, rispettivamente) quando eseguiti in concomitanza con il posizionamento dell’impianto.
Metodi
Pazienti con almeno 1 sito edentulo con altezza ossea residua (RBH) di 3-6 mm sono stati arruolati in uno studio randomizzato multicentrico a gruppi paralleli. Sia tSFE che lSFE sono stati associati a un innesto eterologo di origine bovina e gli impianti sono stati inseriti in concomitanza. Nel gruppo lSFE, l’antrostomia è stata coperta con una membrana riassorbibile di collagene. La perdita di osso marginale e la maturazione dell’area innestata sono state valutate su radiografie periapicali a 6 e 12 mesi. La CT / CBCT a 12 mesi è stata utilizzata per valutare l’effetto delle procedure di innesto circonferenzialmente attorno all’impianto. È stata eseguita un’analisi per-protocol.
Risultati
La popolazione per-protocol dello studio era composta da 26 pazienti nel gruppo tSFE e 28 pazienti nel gruppo lSFE. A 12 mesi, la percentuale mediana della superficie implantare in contatto con l’area radiopaca perimplantare era 100% in entrambi i gruppi, senza differenze significative tra i gruppi. Un contatto osso-impianto sub-ottimale è stato osservato nel 13.0% e 3.6% dei casi di tSFE e lSFE, rispettivamente. In entrambi i gruppi, la perdita ossea marginale è stata minima (≤1 mm) e poco frequente e l’aspetto radiografico suggeriva uno stadio avanzato di maturazione.
Conclusioni
Nei siti con RBH di 3-6 mm in cui gli impianti vengono posizionati in concomitanza con il rialzo del pavimento del seno, tSFE e lSFE sono entrambi altamente predicibili nell’ottenimento di una superficie implantare interamente incorporata in un’area radiopaca a distanza di 12 mesi dall’intervento chirurgico.
