Quando i denti della zona estetica vanno sostituiti con impianti, spesso sono presenti difetti vestibolari che richiedono un aumento osseo in quantità variabili. Lo scopo dello studio randomizzato di Heckmann e colleghi (2017) era quello di analizzare la dimensione orizzontale della cresta alveolare dopo il posizionamento di impianti e contestuale aumento osseo, e di confrontarlo con la condizione al sito naturale controlaterale.
Materiali e metodi:
Quarantotto pazienti con un incisivo mascellare da estrarre sono stati assegnati in modo randomizzato al trattamento con impianto immediato o precoce e applicazione della protesi provvisoria durante lo stesso giorno o dopo 4-6 settimane.
La parete vestibolare del sito implantare è stata ricostruita e leggermente sovracontornata con idrossiapatite di origine bovina e membrana in collagene.
Per poter analizzare il volume vestibolare a distanza di 6 mesi, un calco della mascella è stato scansionato con CBCT e successivamente analizzato con il software co DiagnostiX. L’analisi statistica è stata svolta con t-test.
Risultati:
Il volume della cresta non è stato influenzato significativamente dal tempo di trattamento. Il segmento vestibolare aveva un volume medio ± SD di:
– siti implantari 207.9 ± 102.5 mm³
– siti naturali 202.1 ± 101.5 mm³
(P=0.28)
La differenza nel volume vestibolare tra siti implantari e denti naturali era:
– impianti immediati: 10.4 ± 36.2 mm³
– impianti precoci: 0.00 ± 31.1 mm³
(P = 0.32)
Se si confrontano i due timing implantari, si trova una differenza di 0.4 mm³ e 12.5 mm³ tra sito implantare e controlaterale (P= 0.23).
Conclusioni:
Sei mesi dopo il trattamento, non sono state trovate differenze significative tra i volumi alveolari nei siti implantari aumentati ed i siti naturali.
Il moderato sovracontornamento può aver avuto un effetto positivo nel raggiungimento della simmetria del contorno. La stabilità nel tempo del volume osseo rigenerato dovrà essere confermata attraverso uno studio con follow-up a lungo termine.