Lo scopo dello studio di Roccuzzo e colleghi (2018) era di investigare le condizioni cliniche a lungo termine di denti ad elevata compromissione parodontale in seguito a trattamento ortodontico preceduta da rigenerazione parodontale (GTR).
Quarantotto pazienti affetti da grave parodontite che presentavano almeno un dente non molare, mal posizionato, con una profondità della tasca (PD) ≥ 7 mm, sono stati consecutivamente arruolati e trattati in uno studio privato specializzato. Il trattamento si è articolato nelle seguenti fasi: controllo delle infezioni, splintaggio provvisorio, GTR, trattamento ortodontico, splintaggio finale e terapia parodontale di supporto (SPT). Trentasei pazienti hanno completato lo studio a 10 anni, mentre 12 sono stati persi al follow-up. Il numero totale di siti con PD ≥ 7 mm è diminuito da 25,4 ± 16,7 a 1,8 ± 2,1. La profondità di sondaggio (PD) dei denti coinvolti nel trattamento orto-parodontale è significativamente diminuita da 6,3 ± 1,5 mm a 3,1 ± 0,6 mm. Un solo dente è stato estratto prima della valutazione finale per frattura della radice, mentre due denti sono stati sottoposti a trattamento endodontico. Otto episodi di recidiva, che hanno richiesto un trattamento aggiuntivo, si sono verificati durante i 10 anni di follow-up.
I risultati di questo studio suggeriscono che se l’infezione parodontale è sotto controllo, il trattamento ortodontico non riduce i benefici a lungo termine della rigenerazione parodontale, anche dove la malattia ha causato una grave distruzione tissutale.