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Risultati a 7 anni del trattamento chirurgico rigenerativo della peri-implantite

Lo scopo dello studio di Roccuzzo e colleghi (2017) è stato quello di valutare i risultati a lungo termine nel trattamento chirurgico di singoli difetti infraossei causati dalla peri-implantite, precedentemente trattati con osso bovino deproteinizzato con 10% di collagene (DBBMC).

Materiali e metodi:
La popolazione originaria era composta da 26 pazienti che presentavano un difetto a cratere attorno a impianti dentali di due tipi di superficie: i) sottoposti a sabbiatura e acidificazione (SLA) o ii) impianti in titanio “plasma-sprayed” (TPS). I siti mostravano una profondità di sondaggio (PD) ≥6 mm e assenza di mobilità implantare (Roccuzzo et al. J Clin Periodontol. 2011; 38: 738).
Il debridement sugli impianti è stato eseguito con strumenti meccanici, in seguito sulla superfice della fixture è stato applicato un gel a base di EDTA e gel di clorexidina. I difetti ossei sono stati riempiti con DBBMC e coperti con un lembo suturato attorno all’impianto non sommerso. Successivamente, i pazienti sono stati seguiti con una terapia parodontale di supporto (SPT) personalizzata ed individualizzata.

Risultati:
Al follow-up finale non è stato possibile esaminare 2 pazienti. Durante la SPT, per 8 impianti è stato necessario aggiungere una terapia antibiotica e/o chirurgica e 4 di questi sono stati rimossi a causa di complicanze biologiche. Dopo 7 anni, i risultati clinici erano:
Tasso di sopravvivenza:
Impianti SLA: 83.3%
Impianti TPS: 71.4%
Profondità di sondaggio:
Impianti SLA: da 6.6 ± 1.3 a 3.2 ± 0.7 mm
Impianti TPS: da 7.2 ± 1.5 a 3.4 ± 0.6 mm
Sanguinamento al sondaggio:
Impianti SLA: da 75.0 ± 31.2% a 7.5 ± 12.1%
Impianti TPS: da 90.0 ± 12.9% a 30.0 ± 19.7%

La terapia era considerata di successo quando si ottenevano i seguenti parametri: PD ≤5 mm, assenza di sanguinamento/suppurazione al sondaggio, assenza di ulteriore perdita ossea. Il successo del trattamento è stato raggiunto in 2 impianti TPS su 14 (14.3%) e 7 impianti SLA su 12 (58.3%).

Conclusioni:
A distanza di 7 anni dal trattamento chirurgico con DBBMC, i pazienti in adeguata SPT, hanno mantenuto sufficienti condizioni perimplantari in molti casi, in particolare attorno agli impianti SLA. Ciononostante, per alcuni pazienti è stato necessario un trattamento aggiuntivo e alcuni hanno perso gli impianti. La decisione clinica di trattare o rimuovere gli impianti dovrebbe basarsi su diversi fattori, incluse le caratteristiche della superficie implantare.

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