La dimensione dell’osso alveolare si riduce significativamente dopo la perdita del dente. I clinici considerano indispensabile la presenza di 1-2 mm di spessore osseo buccale e linguale attorno all’impianto da posizionare. Questo studio prospettico ha analizzato i risultati dell’inserimento degli impianti in mandibole con dimensioni ossee buccali sottili (≤4.5 mm).
Materiali e metodi:
28 pazienti (età media 63.4 anni; 3 maschi, 25 femmine) con cresta alveolare sottile (spessore misurato con CBCT ≤4.5 mm) hanno ricevuto 100 impianti con diametro di 3.5 mm secondo una procedura a due stadi. In presenza di deiscenze o fenestrazioni, è stata eseguita una GBR con Geistlich Bio-Oss® ed il sito è stato coperto con Geistlich Bio-Gide® .
Le radiografie endorali sono state eseguite al tempo di posizionamento dell’impianto, al carico funzionale e dopo 1, 2, 3 anni di follow-up. Le alterazioni del livello osseo peri-implantare sono state misurate da due parodontologi.
Risultati:
Tutti gli impianti si sono integrati e il tasso di sopravvivenza cumulativo dopo 3 anni era pari al 100%.
Gli impianti sono stati inseriti 0.81 mm ± 0.83 sottocrestali.
Al carico funzionale l’osso era 0.65 mm ± 0.6 apicale rispetto alla spalla implantare.
La perdita ossea marginale annuale durante i 3 anni di carico era 0.17 ± 0.4, 0.05 ± 0.4 e – 0.06 ± 0.1 mm, rispettivamente.
Conclusioni:
Sulla base dei risultati presentati e nei limiti di questo studio, è risultato chiaro che gli impianti posizionati in siti con dimensioni limitate mostrano una quantità minima di perdita ossea marginale durante i primi 3 anni di carico funzionale.