Lo scopo dello studio clinico di Urban e colleghi (2012) era di valutare l’insorgenza di infezioni di un innesto dopo rialzo del seno e i risultati di un trattamento chirurgico e farmacologico per eliminare l’infezione e preservare l’innesto.
Materiali e metodi:
I pazienti sono stati trattati consecutivamente con la tecnica laterale di rialzo del pavimento del seno mascellare. Nei casi di diagnosi clinica di infezione del seno, è stata eseguita una scansione tomografica computerizzata per diagnosticare il coinvolgimento della cavità sinusale.
Risultati:
Di 198 pazienti sottoposti a 274 innesti del seno, 8 hanno sviluppato un’infezione (2.3%). Questi pazienti sono stati trattati con lo stesso protocollo chirurgico e farmacologico. Dopo il riconoscimento dei sintomi di infezioni, la porzione infetta dell’innesto è stata rimossa e quella residua ripulita. Il difetto rimanente non è stato riempito con nuovo biomateriale ma è stato lasciato guarire per un lungo periodo (in media 10.6 mesi). Il difetto è stato corretto durante l’intervento di posizionamento degli impianti.
I sintomi acuti di infezione sono scomparsi entro 48h dal trattamento e tutti i pazienti sono guariti senza complicanze. Tutti i 24 impianti posizionati sono sopravvissuti (con un tempo di carico che variava tra 1 e 9 anni), fornendo un tasso di sopravvivenza del 100% per questi siti con infezione post-operatoria.
Conclusioni:
Il risultato clinico complessivo, che comprendeva la soddisfazione del paziente, il raggiungimento di un volume innestato ottimale senza elevazione successiva del seno e sopravvivenza implantare a lungo termine, ha confermato il successo di questo protocollo di trattamento.