Gli innesti di osso autologo cortico-spongioso utilizzati nel trattamento delle creste alveolari del mascellare atrofico possono andare incontro ad un fisiologico riassorbimento a causa dei processi di rimodellamento. Per sopperire a questa situazione, in passato si è ricorso a sovrainnestare il sito ricevente per ottenere una quantità di osso sufficiente a supportare gli impianti dentali durante una riabilitazione protesica.
L’osso bovino inorganico, usato generalmente per il trattamento dei difetti ossei alveolari in terapia implantare, ha mostrato un’elevata osteoconduzione grazie alla sua micro- e macro-struttura, estremamente simile a quella dell’idrossiapatite umana.
Una tecnica originale sfrutta il posizionamento dei granuli di osso bovino e di una membrana in collagene (Geistlich Bio-Oss® e Geistlich Bio-Gide®, Geistlich Pharma AG), disposti in un sottile strato superiore, per ridurre significativamente il riassorbimento dell’innesto di osso. I granuli sono disposti a coprire almento il 50% del blocco di osso autologo.
I risultati dello studio clinico prospettico e dell’analisi istomorfometrica sull’innesto autologo (da cresta iliaca) hanno mostrato che la tecnica presentata è in grado di mantenere il volume osseo originale del blocco cortico-spongioso su una cresta atrofica di classe V e VI di Cawood Howell.L’articolo è pubblicato sulla rivista open access The Open Dentistry Journal e disponibile in PDF integrale qui.
L’osso bovino inorganico, usato generalmente per il trattamento dei difetti ossei alveolari in terapia implantare, ha mostrato un’elevata osteoconduzione grazie alla sua micro- e macro-struttura, estremamente simile a quella dell’idrossiapatite umana.
Una tecnica originale sfrutta il posizionamento dei granuli di osso bovino e di una membrana in collagene (Geistlich Bio-Oss® e Geistlich Bio-Gide®, Geistlich Pharma AG), disposti in un sottile strato superiore, per ridurre significativamente il riassorbimento dell’innesto di osso. I granuli sono disposti a coprire almento il 50% del blocco di osso autologo.
I risultati dello studio clinico prospettico e dell’analisi istomorfometrica sull’innesto autologo (da cresta iliaca) hanno mostrato che la tecnica presentata è in grado di mantenere il volume osseo originale del blocco cortico-spongioso su una cresta atrofica di classe V e VI di Cawood Howell.L’articolo è pubblicato sulla rivista open access The Open Dentistry Journal e disponibile in PDF integrale qui.
