Pubblichiamo la seconda parte dell’estratto dall’Osteology Consensus Report sugli alveoli estrattivi (Hämmerle et al. 2012), che riguarda i tempi di posizionamento implantare. Il Consensus Report è stato pubblicato recentemente sulla rivista Clinical Oral Implants Research (si veda anche Un consenso internazionale sugli alveoli estrattivi e OSTEOLOGY CONSENSUS REPORT – Alveoli estrattivi, Parte I).In base alle review sistematiche di Lang e colleghi (2012)e di Sanz e colleghi (2012) è stato possibile definire delle linee guida di posizionamento degli impianti negli alveoli estrattivi in base ad elevati criteri di selezione delle conoscenze scientifiche e chiari criteri di inclusione ed esclusione dei lavori considerati.
Tempi di posizionamento implantareDichiarazione di consenso
Limitatamente alla zona estetica, i risultati hanno permesso di concludere che il posizionamento immediato ha il maggiore tasso di sopravvivenza degli impianti, ma comporta un alto rischio di recessione dei tessuti molli. L’impianto immediato risulta quindi opportuno solo in rari casi e l’esperienza del clinico può condizionare il risultato finale. Inoltre ci sono numerosi fattori di rischio che influenzano la recessione della mucosa: fumo, parete buccale sottile (< 1mm), biotipo gengivale sottile, posizione buccale degli impianti. In molti casi è necessario, inoltre, un aumento dei tessuti duri e molli.Per quanto riguarda i siti posteriori, Lang e colleghi hanno concluso che nella sostituzione del dente singolo il tasso di sopravvivenza implantare è alto e le complicanze rare, che i siti premolari rappresentano i punti con le indicazioni più favorevoli grazie alla particolare struttura anatomica e all’esigenza estetica generalmente bassa. In molti casi, anche nella zona posteriore, la rigenerazione dei tessuti risulta necessaria.Il trattamento delle mandibole edentule e dei siti estrattivi multipli non risulta debitamente coperto dalla letteratura per riportare delle conclusioni indicative.
Limitatamente alla zona estetica, i risultati hanno permesso di concludere che il posizionamento immediato ha il maggiore tasso di sopravvivenza degli impianti, ma comporta un alto rischio di recessione dei tessuti molli. L’impianto immediato risulta quindi opportuno solo in rari casi e l’esperienza del clinico può condizionare il risultato finale. Inoltre ci sono numerosi fattori di rischio che influenzano la recessione della mucosa: fumo, parete buccale sottile (< 1mm), biotipo gengivale sottile, posizione buccale degli impianti. In molti casi è necessario, inoltre, un aumento dei tessuti duri e molli.Per quanto riguarda i siti posteriori, Lang e colleghi hanno concluso che nella sostituzione del dente singolo il tasso di sopravvivenza implantare è alto e le complicanze rare, che i siti premolari rappresentano i punti con le indicazioni più favorevoli grazie alla particolare struttura anatomica e all’esigenza estetica generalmente bassa. In molti casi, anche nella zona posteriore, la rigenerazione dei tessuti risulta necessaria.Il trattamento delle mandibole edentule e dei siti estrattivi multipli non risulta debitamente coperto dalla letteratura per riportare delle conclusioni indicative.
Raccomandazioni cliniche
In assenza di fattori di rischio, anche se accade raramente, questa procedura è raccomandata ai clinici esperti.
Il posizionamento immediato degli impianti è raccomandato nei siti premolari, mentre è sconsigliato in zona estetica.
Direzioni future della ricerca
Il consenso ha riguardato anche le aree di interesse della ricerca, riservando maggiore attenzione per alcune, valide sia per la zona anteriore che posteriore:
– Analisi della frequenza di complicanze da considerare come standard
– Studio dell’impianto immediato in assenza di fattori di rischio
– Comparazione degli approcci chirurgici con o senza elevazione di lembi
– Comparazione degli approcci chirurgici con o senza materiali per il riempimento del gap alveolare in posizione buccale
– Determinazione dell’influenza tra la distanza dell’impianto dalla parete buccale sulla formazione di osso
– Comparazione di materiali da innesto in diverse situazioni cliniche
– Comparazione dell’impianto immediato con quello precoce in situazioni a basso rischio
– Comparazione dell’impianto precoce con quello tardivo
– Identificazione del protocollo ideale e del biomateriale migliore per i diversi tempi di posizionamento implantare
– Monitoraggio dei cambiamenti nel contorno della cresta durante un esteso periodo di tempo
Il consenso ha riguardato anche le aree di interesse della ricerca, riservando maggiore attenzione per alcune, valide sia per la zona anteriore che posteriore:
– Analisi della frequenza di complicanze da considerare come standard
– Studio dell’impianto immediato in assenza di fattori di rischio
– Comparazione degli approcci chirurgici con o senza elevazione di lembi
– Comparazione degli approcci chirurgici con o senza materiali per il riempimento del gap alveolare in posizione buccale
– Determinazione dell’influenza tra la distanza dell’impianto dalla parete buccale sulla formazione di osso
– Comparazione di materiali da innesto in diverse situazioni cliniche
– Comparazione dell’impianto immediato con quello precoce in situazioni a basso rischio
– Comparazione dell’impianto precoce con quello tardivo
– Identificazione del protocollo ideale e del biomateriale migliore per i diversi tempi di posizionamento implantare
– Monitoraggio dei cambiamenti nel contorno della cresta durante un esteso periodo di tempo
