Nessuna patologia sistemica pregressa o in atto
Riassorbimento osseo orizzontale generalizzato; presenza di difetti infraossei a carico degli elementi #1.3 e #1.4
Edema dei tessuti molli soprattutto a livello interprossimale. 105 siti su 164 (64%) risultano positivi al sanguinamento. 2 siti (#1.3 e #1.1) presentano essudato purulento al sondaggio
Placca sopra-gengivale presente su 100/112 siti (89%) (O’Leary et al. 1972)
Trattamento della malattia parodontale (Ascessi ricorrenti)
Curare la parodontite evitando, se possibile, estrazioni dentarie
Sulla base di una valutazione parodontale (mediante raccolta dei parametri biometrici e radiografici) è stata formulata una diagnosi di parodontite cronica di grado severo localizzata (Armitage 1999 AAP).
E’ stato stilato un piano di trattamento iniziale, costituito da 4 sedute di periodontal debridement con utilizzo prevalente di strumentazione meccanica ad ultrasuoni, polishing delle superfici dentali, ed istruzioni individualizzate di igiene orale domiciliare, con l’obiettivo di arrestare la progressione della malattia parodontale controllando l’infezione sopra- e sotto-gengivale ed i fattori di rischio della parodontite.
La visita di rivalutazione, eseguita a distanza di 6 settimane dall’ultima seduta di strumentazione professionale, evidenzia una risoluzione del quadro infettivo-infiammatorio con una diminuzione del numero dei siti con profondità di sondaggio patologiche. 26 siti su 112 presentano un accumulo di placca sopragengivale (23%) e soltanto 14 siti su 168 (8%) risultano ancora positivi al sanguinamento durante il sondaggio.
L’elemento dentario #1.3 mostra una profondità di sondaggio residua (11mm), associata a sanguinamento, non compatibile con il mantenimento a lungo termine dell’elemento. Per questa ragione, in accordo con il paziente, si è deciso di sottoporre l’elemento dentario ad una terapia chirurgica di tipo rigenerativo.
La tecnica scelta per questo tipo di intervento è quella del Single Flap Approach (Trombelli et al. 2007), di seguito brevemente descritta. Questa procedura, come tutte le chirurgie rigenerative, prevede il bone sounding pre-chirurgico che, in questo caso, lascia prevedere un’estensione dei difetti prevalentemente sul versante vestibolare. L’incisione viene dunque eseguita esclusivamente sul versante vestibolare, consentendo il sollevamento di un lembo a busta a tutto spessore vestibolare, mentre il versante linguale e il tessuto interdentale sopracrestale ad esso connesso vengono lasciati intatti. L’accesso unilaterale dà la possibilità di eseguire la strumentazione di superfici radicolari e difetti ossei con adeguato controllo visivo.
Una volta degranulati i difetti le radici sono state condizionate con un gel in soluzione al 24% di EDTA a pH neutro (Pref Gel®, Straumann, Switzerland) e successivamente con un gel a base di Amelogenine (Emdogain®, Straumann, Switzerland). Questa combinazione è stata dimostrata essere efficace nella promozione di una rigenerazione parodontale, e dare migliori risultati clinici in termini di guadagno di attacco clinico e riduzione della profondità di sondaggio rispetto alla chirurgia a lembo, tuttavia, a causa della sua consistenza, un gel non ha caratteristiche meccaniche tali da garantire il mantenimento dello spazio in un difetto ampio e poco contenitivo come quello a carico dell’1.3. Per questo motivo si è proceduto al riempimento della componente infraossea del difetto con un biomateriale a base di osso bovino deproteinizzato (Geistlich Bio-Oss®, Geistlich Pharma AG, Switzerland), protetto da una membrana riassorbibile in collagene (Geistlich Bio-Gide®, Geistlich Pharma AG, Switzerland) a protezione del coagulo, al fine di prevenire il collasso dei tessuti molli all’interno dei difetti e promuovere la rigenerazione parodontale.
Una prima sutura a materassaio interno tra il lembo e la base delle papille è stata eseguita per scaricare le tensioni del lembo, ed una seconda sutura a materassaio interno, posizionata tra la porzione più coronale del SFA e la porzione più coronale della papilla intatta, ha la funzione di assicurare una chiusura per prima intenzione dei tessuti molli nelle fasi iniziali di guarigione.
Al controllo a 2 settimane la guarigione era priva di eventi avversi.
Al controllo a 12 mesi è apprezzabile una lieve ricrescita della papilla interdentale, profondità di sondaggio di 3-4 mm, assenza di sanguinamento ed una parziale rimineralizzazione del difetto. Condizione clinica che viene mantenuta fino a 5 anni dall’intervento.
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Regeneration Focus è il primo portale in Italia dedicato alla rigenerazione ossea e tissutale nel campo dentale e maxillo-facciale, ideato e supportato da Geistlich Biomaterials nel 2012, oggi diventato il portale education sulla rigenerazione dei tessuti duri e molli.
Vi invitiamo a leggere, esplorare e divertirvi a scegliere la modalità di formazione che più fa per voi.
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