L’innesto di osso bovino deproteinizzato mantiene il volume molto più dell’osso autologo
Lo scopo dello studio di De Santis e colleghi (2016) era la comparazione della guarigione a livello dei seni mascellari aumentati con un innesto di minerale osseo bovino deproteinizzato o con osso autologo, sottoposti a posizionamento immediato dell’impianto.
Read MoreLa neoformazione ossea inizia prima se si usa la membrana
La tomografia micro-computerizzata in vivo permette la determinazione in tempo reale della rigenerazione ossea. Lo scopo degli esperimenti di microCT e di istologia di Nooh e colleghi (2016) era di valutare la rigenerazione ossea guidata attorno a difetti standardizzati della calvaria in ratto, utilizzando innesto particolato con e senza membrana in collagene (CM).
Read MoreIl cross-linking del collagene può influire sulla guarigione
Lo scopo dello studio clinico randomizzato controllato multicentrico in doppio cieco di Becker e colleghi (2009) era la valutazione dell’uso di una membrana in collagene cross-linkato (VN) e di una in collagene nativo (BG) nel trattamento di difetti di deiscenza a livello di impianti in titanio.
Read MoreQuale approccio chirurgico per la peri-implantite? Meglio rigenerare
La review sistematica di Chan e colleghi (2014) aveva lo scopo di esaminare l’efficacia di diversi approcci chirurgici per il trattamento della peri-implantite.
Read MoreE’ fondamentale stabilizzare l’innesto per non perdere volume
Nello studio di Mir-Mari e colleghi (2016) è stato valutato se diverse combinazioni di innesto osseo e membrana in collagene possono dare risultati diversi in termini di stabilità volumetrica della regione da rigenerare durante la sutura dei lembi mucosali.
Read MoreTecnica di sutura per la GBR orizzontale che evita l’uso di viti e pin di fissazione
L’articolo di Urban e colleghi (2016) presenta una tecnica di sutura periostea a materassaio verticale con suture riassorbibili per fissare gli innesti e le membrane in siti singoli sottoposti a GBR orizzontale. Questa tecnica evita le potenziali complicanze dell’uso di viti o pin di fissazione, così come la perforazione delle radici durante l’inserimento dei pin ed elimina la necessità di una seconda chirurgia di recupero.
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